mercoledì 14 febbraio 2024

Storia del caffè parte 4: evoluzione dei caffè storici

Dall'apertura dei primi caffè ai moderni bar, di storia ne è passata tanta. Con la diffusione della bevanda in Europa, senza dubbio i pubblici caffè, prima semplici e rustiche botteghe e poi via via locali sempre più eleganti e sfarzosi, divennero non solo gli ambienti più idonei per le fortune più insperate dell'eccelsa bevanda orientale, ma luoghi dove presero vita idee, eventi storici di rilievo, movimenti artistici, progetti, amori, svaghi, poiché essi costituirono le mete preferite di personaggi illustri, che tra un sorso e l'altro della calda e fumante tazzina dissertavano su argomenti e vicende, spesso veri fermenti di rinnovamento della società di quei tempi.
Tutte le principali città europee ebbero i loro Caffè, oggi considerati a ragione "locali storici", proprio perché in essi si è fatta storia, essendo stati centri di animazione e discussione della vita civile, politica e mondana, nonché cenacoli culturali, letterari ed artistici d'avanguardia.
In Italia, il Settecento e l'Ottocento furono i secoli privilegiati del fiorire di questi luoghi dedicati al caffè, in cui in ogni ora della giornata affluiva un gran numero di persone di ogni ceto sociale con motivazioni più diverse: nel caffè infatti si consumava, discuteva, cospirava, leggeva, giocava, chiacchierava, pettegolava, ecc...
Sul finire del secolo scorso e nei primi decenni del Novecento una nuova ed attraente atmosfera investiva i Caffè d'Europa; l'era della Belle Epoque si riversava con tutto il suo fascino e splendore nei Caffè Teatro, nei Caffè Concerto e nei Caffè Chantant, dove, soprattutto in questi ultimi, tanta gente affluiva per trovare una pausa di distensione ed evasione al termine di una lunga giornata lavorativa. Seduta a tavolino e gustando l'aromatica bevanda, la clientela si rallegrava, assistendo a spettacoli di varietà, recite, con ballerine, cantanti ed attrazioni varie.
Una breve menzione meritano anche i Caffeàus, piccoli padiglioni, che in Italia, a partire dal XVIII secolo, erano costruiti nei giardini e nei parchi privati o pubblici come luoghi di sosta e di ristoro. L'evoluzione rapida della società moderna ha rivoluzionato costumi ed abitudini: dai solenni e classici "Caffè storici" in cui il caffè veniva bevuto a tavolino tra una discussione e l'altra, si è passati ai "bar", sui cui banchi troneggia trionfante il caffè "espresso", vanto dell'Italia. Al bar, spesso in piedi frettolosamente, ci si reca per un momento di sosta e relax, gustando ci sorsi cremosi filtrati dalla macchina espresso, che restano indiscutibilmente ancora la bevanda preferita dal pubblico, testimonianza e simbolo di continuità del successo incontrato dal caffè.
Pur di fronte a tanta evoluzione, i caffè storici ancora oggi vivono attivamente e raccontano il loro passato: la storia, il fascino, la sontuosità d'arredamento e d'architettura che custodiscono, la memoria dei personaggi illustri che li hanno frequentati, invitano a conoscerli, perché all'osservatore attento sanno ancora parlare col prestigio secolare che li distingue, oltre che far assaporare una tazzina del salutare ed eccellente "espresso", frutto di una miscela d'alta qualità.
Tra i caffè storici più noti ricordiamo il Florian di Venezia, aperto nel 1720 in Piazza San Marco sotto le arcate delle Procuratie Nuove da Floriano Francesconi, che lo denominò "Caffè Venezia Trionfante"; a Roma il Caffè Greco fondato nel 1760 in Via Condotti; a Padova il Caffè Pedrocchi considerato per l'eleganza e la maestosità architettonica una "centrale" in onore del caffè. Anche Trieste ha ospitato numerosi caffè e non poteva essere diversamente, considerata la lunga tradizione e lo stretto legame col caffè, dovuti al suo grande porto; tra i più noti ancora esistenti sono il Caffè degli Specchi in Piazza Unità d'Italia, sorto nel 1839; il Caffè Tommaseo fondato nel 1830; il Caffè San Marco aperto al pubblico nel gennaio 1914.
A Firenze è molto noto il Caffè Giubbe Rosse, considerato un grande caffè letterario, che creava opinione, poiché nelle sue sale accoglieva pittori e letterati di fama.
Diversi e raffinati sono anche i caffè storici torinesi, che conservano ancora intatto il fascino aristocratico, la ricchezza di decorazioni, gli stucchi e gli specchi che li hanno distinti nel passato: il Caffè Mulassano, il Caffè Torino e il Caffè San Carlo, salotti eleganti della Torino storica; il Caffè Plani, il Baratti & Milano, e il Fiorio, anch'essi salotti impeccabili della caffetteria classica torinese.
L'elenco dei caffè storici potrebbe continuare dalle Alpi alla Sicilia e non c'è da meravigliarsi se, pur con le somiglianze presenti tra essi, ognuno esprime un carattere e una storia unici per gli avvenimenti particolari vissuti e per i personaggi ospitati.
Ancora oggi essi restano a testimoniare degli spaccati di storia, importante od insolita; storia e cultura di avvenimenti politici, culturali, filosofici e letterari; di incontri e conversazioni, di trame e di progetti; storia e cultura espresse anche da opere, oggetti, arredi, costumi, attrezzi, muti per la loro natura, ma ugualmente eloquenti ed espressivi, per quanto d'arte, creatività ed ingegno vi hanno infuso i loro autori e protagonisti.

Nessun commento:

Posta un commento