mercoledì 14 febbraio 2024

Valore alimentare e terapeutico del caffè

Alla bevanda del caffè, già dalla sua prima introduzione nelle abitudini dell'uomo, sono stati attribuiti virtù e poteri medico-terapeutici. Gli scritti e le relazioni dei numerosi cultori del caffè abbondano di particolari, dai quali si ricava quanti e quali effetti benefici esso eserciti sul nostro organismo: non vi è apparato che non ne venga coinvolto, dalla testa, ai sensi, ai polmoni, al cuore, allo stomaco, fino alle parti più periferiche del corpo.
Indubbiamente in epoche in cui la medicina ed i relativi rimedi prescritti andavano a spanne, tutto era possibile affermare e praticare, ma non sempre ciò era né poteva essere dimostrato da studi ed osservazioni seri. Maggiori attenzioni e ricerche hanno dedicato esperti e medici del nostro secolo ed i risultati scientifici da loro ottenuti sono stati pubblicizzati in convegni e simposi dedicati al caffè, sfatando quanto di superficiale vi sia stato nelle credenze del passato ed enucleando di contro la reale azione benefica ed i valori alimentari-dietetici del caffè in relazione all'organismo umano. Alla luce delle loro indicazioni gli effetti del caffè appaiono nel giusto e positivo equilibrio, sempre che della bevanda non se ne faccia un uso smoderato, come ci ricorda un famoso detto di Paracelso: "Nulla in sé è rimedio o veleno, tutto dipende dalla dose somministrata".
Dunque il caffè è una sostanza dalle proprietà toniche e stimolanti tutto il sistema nervoso, grazie alla presenza della caffeina, un alcaloide che si trova negli aromatici chicchi. Dal punto di vista alimentare non sviluppa calorie, se non dopo l'aggiunta dello zucchero per dolcificarlo, mentre il suo grado di digeribilità rientra nei tempi più brevi, da una a due ore per ogni cento grammi degli alimenti, alla pari dell'acqua, del latte bollito, del riso in brodo, contro le due-quattro ore della maggior parte degli altri alimenti. L'azione stimolante del caffè agisce sui centri nervosi cerebro-spinali, potenziando le facoltà della mente, dell'apprendimento, della memoria, della concentrazione e della percezione sensoriale, diminuendo la fatica fisica ed intellettuale. Nel cuore potenzia il tono arterioso, favorendo una migliore circolazione delle coronarie; nell'apparato respiratorio agevola la dilatazione dei bronchi e la ventilazione polmonare; a livello della muscolatura attiva la capacità di concentrazione e di coordinazione dei movimenti, riducendo la stanchezza fisica. In fase di digestione, anche per effetto degli oli essenziali, favorisce la secrezione dei succhi gastrici ed, agendo su altri organi, avvia e coadiuva il processo digestivo. Effetti positivi si riflettono anche sui reni e sulla conseguente attivazione della diuresi, mentre altri effetti agiscono positivamente sulla funzione tiroidea, sul metabolismo, sull'apparato circolatorio, sulla protezione preventiva cutanea ed in generale sul tono fisico e psichico.

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